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Posted on Dic 15, 2020

“L’empatia come cura all’odio cool e all’odio hot”

Si è appena concluso il webinar, tappa di avvicinamento al Civic Hackathon “HackforInclusion” per studenti e studentesse delle scuole secondarie superiori; tenuto dal Prof. Giovanni Ziccardi, membro del gruppo di studio sul contrasto all’odio online presso il Ministero dell’Innovazione Digitale, che ha concluso dicendo

È essenziale educare i cittadini all’uso di un linguaggio appropriato e non offensivo sia on line che off line, ma soprattutto è fondamentale ascoltare e coinvolgere i giovani nei percorsi di sensibilizzazione su queste tematiche”

Perugia, 15 dicembre 2020 – Si è appena concluso il webinar dal titolo “Cosa accade nella rete: discorsi d’odio, sessismo, disinfodemia. Come comprendere al meglio questi fenomeni per contrastarli” tenuto dal Prof. Giovanni Ziccardi, tra i massimi esperti in Italia di odio online e cybersecurity, membro del Gruppo di studio sul contrasto all’odio online presso il Ministero dell’Innovazione Digitale, in diretta facebook; una delle tappe di approfondimento ed avvicinamento al Civic Hackathon italiano “HackforInclusion”, rivolto a studenti e studentesse delle scuole superiori italiane, in programma perl’8 e 9 gennaio 2021, che fa parte del progetto Erasmus + “IN-EDU” del gruppo FORMA.Azione.

“In un anno come il 2020 in cui si sono registrati picchi di discorsi di odio online e di disinformazione, dovute alla maggiore connessione in rete delle persone, nonché alla crescente tensione generata dalle insicurezze e le paure della pandemia – ha detto il Prof. Giovanni Ziccardi – è fondamentale promuovere e realizzare attività di sensibilizzazione, informazione e formazione, con l’intento di migliorare le capacità delle persone ed anche della classe politica, di stare in rete, di scrivere e riportare contenuti, verificandone le fonti e utilizzando un linguaggio appropriato e non offensivo”.

Il Prof. Ziccardi ha poi proseguito sottolineando la differenza tra “odio cool” cioè una forma di odio on line espressa in modo raffinato, fatta di citazioni anche scientifiche e che è difficilmente rintracciabile dagli algoritmi digitali; e “odio hot”, più becero, che usa un linguaggio volgare, e che è fonte di like e consensi, ma che è più facile da tracciare e filtrare anche con sistemi digitali; dicendo che oltre che dell’educazione dei giovani all’empatia, come forma di contrasto all’odio in generale ed all’odio on line in particolare, è “essenziale mettere tutti a conoscenza della punibilità prevista dalla legge italiana dei reati come ad esempio il revenge porn e l’istigazione all’odio anche se commessi on line, perchè molto spesso si pensa di poter dire e fare tutto on line, restando impuniti”.

Il Prof. Ziccardi ha concluso il webinar evidenziando l’importanza dell’ascolto dei giovani, che sono i più coinvolti nei fenomeni di odio on line e sessismo; ed il coinvolgimento dei giovani stessi nella costruzione di percorsi di sensibilizzazione e supporto sulle tematiche specifiche rivolte proprio ai loro coetanei, come si sta facendo in seno al progetto IN EDU con il Civic Hackathon “HackforInclusion”, la maratona creativa, che si terrà l’8 e 9 gennaio 2021, rivolta agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria superiore italiana, che avranno l’opportunità di sfidarsi nell’ideazione e pianificazione di una campagna di comunicazione on line e off line, su una delle quattro “challenge” proposte:

Challenge 1 – come usiamo le parole online? Stare in rete da protagonisti capaci e

creativi per contrastare gli attacchi di odio

Challenge 2 – chi lo ha detto? come aumentare la consapevolezza rispetto alla fonte delle

informazioni e riconoscere i contenuti falsi o verosimili

Challenge 3 – cosa diciamo di noi online? come difendere la nostra identità digitale e il

diritto alla privacy.

Challenge 4 – come ci vedono online? Come ribaltare l’uso che viene fatto di corpi e

immagini e arginare il linguaggio offensivo e sessista.

Ogni “challenge” avrà una squadra vincitrice a cui sarà assegnato un premio di 2.250,00 euro con cui realizzare le azioni proposte, inoltre le squadre vincitrici potranno partecipare all’International Student Camp, riservato a chi vincerà nei quattro hackathon internazionali promossi dal progetto IN-EDU in Italia, Bulgaria, Croazia e Slovenia.

Il webinar appena terminato, è una delle iniziative di sensibilizzazione rivolte a tutti i cittadini, sulle tematiche dell’alfabetizzazione mediatica e informativa (MIL – Media and Information Literacy), messe in campo dal progetto Erasmus + “IN-EDU” del gruppo FORMA.Azione, unico centro di coordinamento in Umbria del No Hate Speech Movement Italia, la campagna istituita dal Consiglio d’Europa che punta a sensibilizzare le persone in materia di lotta all’odio, all’intolleranza e alla violenza on line.

Cosa è il Progetto IN EDU

IN-EDUComunità inclusive attraverso l’alfabetizzazione dei media e l’educazione al pensiero critico – è il nuovo progetto ERASMUS PLUS promosso da 5 partner europei provenienti da Italia, Bulgaria, Francia, Croazia e Slovenia, nato per potenziare buone pratiche di alfabetizzazione mediatica ed educazione al pensiero critico. Un programma di apprendimento inclusivo che coniuga attività formative non formali e azioni con un approccio di attivazione della comunità. Attraverso le sue attività, il progetto punta ad accrescere la consapevolezza e le capacità di genitori, insegnanti e studenti/studentesse di muoversi tra i contenuti di internet e i social network, giocando un ruolo attivo nella prevenzione dell’emarginazione sociale e nella lotta alla disuguaglianza, creando comunità inclusive che utilizzano consapevolmente le risorse on line. Il Progetto IN EDU è coordinato da FORMA.Azione, che da anni si occupa di Media Literacy, Formazione, Educazione inclusiva, in partenariato, in Italia, con l’ITET Capitini di Perugia, scuola polo per l’inclusione della provincia di Perugia.

Per maggiori informazioni

https://in-eduproject.eu/index.php