Umbria protagonista al “Global Inclusion 2020” per lo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità negli ambienti di lavoro
L’Umbria protagonista al “Global Inclusion 2020”
gli “stati generali italiani dell’inclusione” volti allo sviluppo di strategie e buone pratiche rispettose della diversità, negli ambienti di lavoro, a cui il Presidente Sergio Mattarella ha voluto assegnare la Medaglia del Presidente della Repubblica
Si è tenuto nel mese di settembre il “Global Inclusion 2020” l’evento digitale che punta a promuovere nelle imprese e nei luoghi del lavoro, la cultura e la pratica dell’inclusione. Una serie di incontri, dialoghi, testimonianze e condivisione di buone pratiche volte alla rimozione degli ostacoli che impediscono la libertà’, l’eguaglianza e il pieno sviluppo delle persone, a cui il Presidente Sergio Mattarella ha voluto assegnare la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Ad aprire la due giorni, che ha visto coinvolti imprese, associazioni del terzo settore, università e istituzioni, impegnati nella promozione di un cambiamento culturale per la concreta realizzazione dell’Art.3 della Costituzione Italiana, l’incontro dal titolo “Bias nei momenti di crisi: Come fare comunità e superare le polarizzazioni per un futuro con relazioni umane inclusive, attive, solidali e fiduciarie”.
L’Umbria ha potuto essere tra i protagonisti del “Global Inclusion 2020” grazie alla presenza di Sylvia Liuti, rappresentante per l’Umbria dell’AIDP – Associazione Italiana per la Direzione del Personale, esperta di uguaglianza di genere e co-fondatrice di FORMA.Azione srl, società di consulenza ed agenzia formativa accreditata, che da oltre vent’anni sviluppa e gestisce progetti europei su Diversity&Inclusion, Upskilling e re-skilling, Media e Information Literacy.
Tante le professionalità intervenute alla due giorni, in cui si è parlato anche della difficile situazione dovuta alla pandemia, che in molti casi ha aggravato le disuguaglianze, specie rispetto ai giovani, alle donne, alle persone con disabilità. Si è parlato di smartworking, di corresponsabilità, di cura, di abilità e disabilità, di divario digitale. Dagli incontri sono emerse parole chiave come empatia, consapevolezza, creatività e alleanza, che devono essere guida nel superamento delle barriere anche culturali basate sui pregiudizi di genere per poter arrivare, come proposto e condiviso durante l’evento, ad uno “Statuto della Rinascita Inclusiva” in Italia che dia delle linee guida nell’operatività strategica e quotidiana delle aziende e delle istituzioni nell’ottenimento dell’uguaglianza di genere.
Molteplici sono i progetti italiani e di respiro internazionale, che spingono in questa direzione, tra tutti due sono nati in Umbria: GET UP (Gender Equality Training to overcome Unfair discrimination Practices in education and labour market), da poco concluso, è un progetto finanziato dalla Commissione Europea – DG Justice, nell’ambito del Programma sui Diritti, l’Uguaglianza e la Cittadinanza, che ha per obiettivo principale il contrasto agli stereotipi di genere legati alle scelte scolastiche e professionali e la promozione delle pari opportunità di genere nel settore dell’istruzione, della formazione, dell’orientamento professionale e nei luoghi di lavoro. Il progetto è stato realizzato da un consorzio composto da 8 organizzazioni di cui è capofila la UIL– Unione Italiana del Lavoro in partnership con FORMA.Azione srl e AIDP – Associazione Italiana Direzione del Personale e altri 5 partner transnazionali tra sindacati della scuola (MUT – Malta e LETU – Lituania), esperti di formazione manageriale (WETCO Bulgaria), reti Europee di imprese cooperative (Diesis – Belgio) e il Network sulla Democrazia Locale ALDA (Francia). Il carattere innovativo del progetto risiede nella combinazione di azioni formative con iniziative di sensibilizzazione e campagne informative, anche attraverso il ricorso a contest fotografici e video educativi.
Il secondo progetto selezionato e finanziato dal programma REC – Rights, Equality and Citizenship, si chiama “BEYOND” e prenderà il via entro la fine del 2020. Beyond vede in prima linea la UIL– Unione Italiana del Lavoro in partnership con FORMA.Azione srl nel contrasto agli stereotipi di genere fin dalla prima infanzia, attraverso azioni di formazione e apprendimento tra pari, con insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi anni della scuola Primaria. Il progetto si struttura sul principio di condivisione di modelli e buone pratiche provenienti da altri paesi europei, come l’Islanda, grazie ai quali è possibile modificare comportamenti e attitudini degli insegnanti della prima infanzia. Lavorando sui loro pregiudizi inconsapevoli, gli insegnanti possono aiutare bambini e bambine a dare spazio al loro vero potenziale e talento, a prescindere dal genere di appartenenza. Il progetto prevede un lavoro congiunto dei genitori e della comunità educante allargata, si svolgeranno azioni di sensibilizzazione e informazione sull’impatto negativo che gli stereotipi di genere hanno, determinando spesso scelte professionali, lavorative, espressione di talenti in maniera condizionata e forzata dalle convenzioni sociali, dalla cultura di genere che predomina, piuttosto che dalle effettive ambizioni e aspirazioni di ognuno/a.
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